RECENSIONE: La guerra dello Yom Kippur di Simon Dunstan

Il 6 ottobre 1973, uno dei giorni più sacri del calendario ebraico, due attacchi simultanei prendono di sorpresa lo stato di Israele.

Nell’arco di poche settimane Egitto e Siria tentano, con parziale successo, di riprendersi le terre conquistate da Israele durante la guerra dei sei giorni del 1967.

La guerra dello Yom Kippur rappresenta una svolta nella storia della guerra contemporanea per vari aspetti tecnici, quali ad esempio l’utilizzo di sistemi missilistici, da parte dei paesi arabi,  per contrastare la superiorità aerea e di mezzi corazzati israeliana.

Un conflitto che ha riconfermato quello che già si era visto qualche anno prima in Vietnam, con l’offensiva del Tet:  benché sia emerso chiaramente che al termine dello scontro militare vi era un vincitore (In Vietnam gli Stati Uniti, nel Sinai e nel Golan gli israeliani), la vittoria politica spetta a chi sul campo ha avuto la peggio.

Una dimostrazione del fatto che se la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, la vittoria militare non porta automaticamente al raggiungimento degli obiettivi politici che  uno stato si prefigge.

Disponibile presso la biblioteca del Centro Eirene.

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